China FM, la prima radio che suona solo musica cinese

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È ormai presenza abituale nelle metropoli italiane con varie attività commerciali (dalla ristorazione ai drugstore, dai negozi di abbigliamento alle sartorie ecc.), ma per la prima volta la comunità cinese è entrata anche nell’etere italiano, acquistando frequenze radiofoniche in FM (92.4 FM a Milano e 107.9 a Firenze) che erano di proprietà di Radio Cuore. Non si tratta della prima acquisizione (l’editore è Italia International Radio & Media e l’investitore è HMI, che investe in stazioni radio in tutto il pianeta), ma a differenza con altre emittenti FM di proprietà cinese, una su tutte Radio We sempre di proprietà dello stesso editore, questa volta anche la lingua degli speaker, il formato radiofonico e la linea editoriale sono cinesi.
L’idea è dell’editore Giulio Sun, un fisico di 57 anni, in Italia dal 1991, che con i soci di International Radio & Media e il sostegno di HMI ha avviato questa nuova emittente radiofonica interamente in lingua cinese: non una web radio, una vera e propria stazione FM con tanto di studi in via Burigozzo a Milano (dove c’è anche Class Editore, tanto per intenderci).

Visto che la lingua ufficiale è il cinese, lo staff che si sta formando è composto da speaker, giornalisti, tecnici e dj cinesi, ma la selezione è aperta anche ad italiani, che abbiano ovviamente padronanza con la lingua cinese.
Il formato è quello di una radio news con musica, tanta informazione e dibattiti con gli ascoltatori, intercettati nel bacino delle 300mila persone circa che compongono la comunità cinese a Milano, Firenze e Roma (in progetto infatti c’è anche l’acquisizione di una frequenza che raggiunga la capitale). In Italia, la comunità cinese è fortemente radicata nel territorio, ma mantiene altrettanto forti i legami con le proprie tradizioni linguistiche e musicali.
Infatti, qui a Milano capita spesso di entrare in un qualsiasi esercizio commerciale cinese e ascoltare musica cinese lì diffusa (chissà come e chissà se avendo ottemperato i necessari diritti…). Da oggi, potrebbe essere la musica trasmessa da China FM, a cui la comunità cinese e chiunque abbia una radio può sintonizzarsi.

Non a caso, essendo una radio FM privata, China Fm si sostiene inizialmente grazie alle inserzioni pubblicitarie di investitori della stessa comunità cinese: grossisti, importatori, ristoratori, fornitori di servizi e anche negozi al dettaglio. Ma anche, perchè no, di investitori italiani che desiderino “parlare” alla comunità cinese, come già fanno ad esempio le compagnie telefoniche con il cosiddetto marketing etnico.
Quindi da marzo in Italia, sintonizzando magari casualmente la nostra radio FM, potrebbe capitarci di ascoltare musica cinese (il famoso “mandopop”) trasmessa oggi da China FM…e chissà magari un giorno anche da altre radio generaliste italiane.

 

Matteo Arrigoni, M-Cube

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